In un vortice incessante di scadenze, notifiche che squillano senza tregua e l’eterna corsa contro il tempo, l’idea di rallentare, anche solo per un attimo, può sembrare un lusso quasi irraggiungibile.
Immagina di poter premere il tasto PAUSA su questo caos e immergerti in un’oasi di tranquillità e presenza mentale, dove ogni momento è un’opportunità per riscoprire sé stessi e il mondo attorno con occhi nuovi! E se ti dicessi che c’è una pratica antica, usata anche oggi, che apre le porte a questo paradiso di calma?
Sto parlando del mindful eating, o l’arte di mangiare con consapevolezza, un tesoro della saggezza millenaria che oggi brilla sotto i riflettori del benessere moderno.
Il mindful eating non è solo l’ennesimo trend nel mondo delle diete e dei regimi alimentari. No, è molto di più! È un invito a ballare in armonia con il cibo, un viaggio che ci porta a riscoprire il piacere autentico di nutrire il corpo e l’anima. È una promessa sussurrata all’orecchio, che possiamo trovare il legame profondo e sincero tra mente, cuore e pancia, trasformando ogni pasto in un’esperienza che nutre non solo il corpo, ma anche lo spirito.

Attraverso il mindful eating siamo chiamati a sederci, a deporre le armi contro il tempo e ad ascoltare. Cosa c’è da ascoltare mentre si mangia, penserai?
Beh, se ti soffermi a pensare, attorno al cibo c’è un universo: i colori vivaci del cibo che danzano nel piatto, il coro di sapori e profumi che si alza in una sinfonia di piacere, il susseguirsi di sensazioni che accarezzano la lingua e l’anima. È un ritorno all’essenza del mangiare, un percorso che ci insegna a gustare ogni boccone come se fosse il primo e l’ultimo, a riconoscere e rispettare i segnali sottili del nostro corpo, trovando così un equilibrio e una pace che si riflettono in ogni aspetto della nostra vita.
Praticando il mindful eating ci avventuriamo in un viaggio straordinario, un’esplorazione sensoriale che trascende il semplice atto di nutrirsi. Il mindful eating è la tua bussola in questa avventura, è un percorso verso una consapevolezza profonda, radicata negli insegnamenti millenari della mindfulness. Questa antica pratica buddista non è una semplice filosofia, ma rappresenta un invito a vivere pienamente ogni istante, specialmente quelli che trascorriamo a tavola.
Togliti dalla testa l’idea che il cibo sia qualcosa che ingurgitiamo tra una riunione e l’altra. Pensalo come un supereroe del benessere, capace di combattere stress e chili di troppo con il solo potere della consapevolezza! Si, hai capito bene! Secondo gli archivi del “Journal of Clinical Psychology”, praticare il mindful eating è come avere un’armatura contro lo stress e l’ansia. Ti rende più sereno e felice. Devi pensare di masticare non soltanto per nutrirti, ma per liberarti da quelle grigie nubi di tensione. Non è difficile! Prova.
Ma non finisce qui! Una rivelazione dal mondo accademico, precisamente dalla rivista “Obesity”, ci svela che questo approccio alla tavola ci fa guadagnare punti felicità ed è un grande alleato nella lotta contro il temuto binge eating, quel fenomeno per cui il frigorifero ti chiama a mezzanotte.
Si, mangiare con consapevolezza può aiutarci a dire addio a quelle voglie incontrollate e a fare pace con la bilancia. Ora, la prossima volta che ti accingi a divorare un panino mentre corri verso il prossimo appuntamento, ricorda che da qualche parte, tra le pagine di noiosissimi studi scientifici, è stato rivelato il segreto per trasformare ogni pasto in un momento magico: rallentare, respirare e assaporare.
Perché, a quanto pare, masticare consapevolmente fa bene alla linea e combatte lo stress. Lo avresti mai detto che il cibo, assaporato nel modo giusto, potesse avere un così grande potere?

Ti racconto la storia di Sarah, una super manager di 35 anni, con un’agenda più fitta di un bosco di alberi alti e scuri, sempre in lotta con l’acerrimo nemico Tempo. La nostra Sarah, in un colpo di scena degno di un blockbuster, inciampa un giorno nella pratica segreta del mindful eating, quasi come se avesse trovato la mappa del tesoro nascosta in un vecchio baule in soffitta.
Dopo mesi di duelli all’ultimo boccone, con panini ingurgitati alla velocità della luce davanti al suo fedele computer, decide di cambiare strategia. Armata di forchetta e di una nuova consapevolezza, si lancia nella sfida di gustare ogni pasto senza la compagnia di schermi luminosi o email che fanno capolino. E qui la magia inizia!
Incredibilmente, nel giro di poche settimane, sperimenta una trasformazione degna delle migliori favole. L’ansia, quel drago che sembrava invincibile, inizia a perdere le sue scaglie, il rapporto con il cibo si trasforma in una storia d’amore degna di essere raccontata, e – tieniti forte – i chili iniziano a svanire come per magia, senza nemmeno cercarlo! “È stato come riscoprire il piacere di mangiare”, confida Sarah, con un brillio negli occhi che nemmeno il ritrovamento del Santo Graal avrebbe potuto darle.
L’esperienza di Sarah, ci insegna che anche nel più frenetico dei mondi moderni, dedicare un momento a sé stessi, al proprio pasto, può avere effetti collaterali sorprendentemente felici!

Se non sai da dove iniziare ti do alcuni consigli utili e semplici:
- L’iniziazione: creare il tempio del gusto. Il primo passo è costruire il tuo santuario personale del cibo. Spegnere tutti gli apparecchi elettronici è il tuo rito di purificazione. TV, computer e smartphone devono essere banditi dal regno, lasciando spazio solo a te e al tuo piatto. Entra in una bolla di tranquillità dove il tempo si ferma e il cibo aspetta solo di essere onorato.
- L’osservazione: il cibo come opera d’arte. Prima di tuffarti nella festa, fermati un momento per ammirare il capolavoro davanti a te. Ogni piatto è un quadro, ogni boccone una pennellata. Nota i colori vivaci, le texture invitanti e gli odori che ti solleticano le narici. Questo passo è l’equivalente gastronomico di stare davanti alla Gioconda con un paio di occhiali 3D.
- La degustazione lenta: il tango delle papille gustative. Ora è il momento di danzare. Mastica lentamente, lasciando che ogni boccone sia un passo di tango con le tue papille gustative. Questo aiuterà la tua digestione a tenerti il passo e ti permetterà allo stesso tempo di assaporare ogni sfumatura del cibo, rivelando sapori che nemmeno sapevi esistessero.
- L’ascolto profondo: dialogo con il corpo. Ascolta i segnali che il tuo corpo ti manda, un dialogo interiore tra te e il tuo stomaco. Impara la differenza tra fame e sazietà, fai una pausa, ascolta, e solo allora decidi se continuare a mangiare.
- La gratitudine: ode al cibo. Infine, rifletti sulla magnificenza del cibo che hai appena onorato. Pensa alle sue origini, al viaggio che ha fatto per arrivare nel tuo piatto e a tutte le mani che hanno contribuito. Questo momento di gratitudine è il tuo saluto finale, un’ode al cibo che ti ha nutrito.
Ora che hai tutte le armi, sei pronto a intraprendere la tua avventura nel mondo del mindful eating. Non pensare che sia una semplice abitudine alimentare, accettala come un invito a vivere ogni momento con maggiore presenza e gratitudine. Potrebbe addirittura essere un punto di partenza per incorporare la mindfulness in altri aspetti della vita, e migliorare così il tuo benessere generale e la tua felicità.
Stay Fit, Stay Pappapronta!
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