C’era una volta, in un mondo non troppo lontano, una sostanza che tutti amavamo: il glutine. Era la spina dorsale di pane, pasta, e una miriade di altre delizie che facevano cantare le papille gustative. Poi, un bel giorno, il glutine divenne il nemico pubblico numero uno, un po’ come l ‘arrivo di un nuovo supervillain dei film della Marvel. 🦹
Ma è davvero così cattivo come si dice? O siamo tutti vittime di una gigantesca illusione collettiva?
Cerchiamo di capire insieme come è iniziata questa fobia. Prima di parlare di come il glutine sia diventato il Darth Vader delle diete moderne, facciamo un passo indietro.
Che cos’è esattamente il glutine?
In parole povere, il glutine è una proteina presente in grano, orzo e segale. È ciò che conferisce elasticità alla pasta e morbidezza al pane. Pensalo come un ballerino di breakdance che può contorcersi in mille modi senza mai spezzarsi. 😉
Ma naturalmente, come qualunque storia di supereroi e supervillain, c’è sempre un cattivo. E in questa storia, la celiachia ha fatto il suo ingresso trionfale. Sto parlando di una malattia autoimmune a causa della quale l’ingestione di glutine danneggia l’intestino tenue. Per chi ne soffre quindi, il glutine è realmente una sostanza pericolosa. Ma attenzione, perché si tratta solo dell’1% della popolazione.
Allora perché tutta questa paura del glutine? È una moda o una necessità?
Negli ultimi anni, il glutine è stato accusato di tutto, dalla pigrizia alla fine del matrimonio di Brad Pitt e Jennifer Aniston. Ma c’è qualche verità in tutto questo? Perché così tante persone credono di dover evitare il glutine come se fosse la kryptonite?
La risposta risiede spesso nella percezione piuttosto che nella realtà. Prendiamo l’esempio di Gwyneth Paltrow, regina delle diete alla moda e del benessere. La bellissima attrice ha spesso parlato di come eliminare il glutine abbia migliorato la sua vita. E se lo dice Gwyneth, allora deve essere vero, giusto? Ma solo perché funziona per Gwyneth non significa che funzioni per tutti. Sarebbe come dire che tutti dovremmo iniziare a pilotare aerei solo perché Tom Cruise lo fa sembrare facile in “Top Gun”!
E vogliamo parlare di quando il glutine diventa il capro espiatorio?
Ricordo una volta, durante una cena di lavoro, una collega che chiamerò Sandra, iniziò a parlare di come avesse eliminato il glutine e di come si sentisse meglio, più energica e addirittura più felice.
Poi, al momento del dolce, non seppe resistere alla torta al cioccolato. “Solo un boccone” – disse – mentre ne divorava la metà. La settimana dopo, Sandra si lamentò di un mal di stomaco e attribuì la colpa a quel “boccone di torta maledetto”. Peccato che quello che scoprimmo più tardi fu ben diverso. Sandra aveva anche bevuto tre bicchieri di vino e mangiato una doppia porzione di lasagna. Ma no, per lei era senza ombra di dubbio il glutine!
Un altro esempio divertente riguarda il mio amico Marco, che decise di seguire una dieta senza glutine per migliorare le sue performance sportive. Dopo settimane di pasta senza glutine e pane che sembrava più una spugna che un alimento, Marco confessò di non aver notato alcun miglioramento. Tuttavia, si era reso conto che passava molto più tempo a cercare alternative senza glutine che ad allenarsi. Alla fine, concluse che, forse, non era il glutine il problema, ma la mancanza di allenamento. Ma guarda che strano!
Ma torniamo alla scienza, perché ogni buona storia ha bisogno di fatti concreti. La verità è che la maggior parte delle persone non ha bisogno di eliminare il glutine dalla propria dieta. Secondo uno studio della National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases, solo una piccola percentuale della popolazione ha una sensibilità al glutine non celiaca. Questo significa che, per il 99% di noi, il glutine non è affatto pericoloso.
Inoltre, eliminare il glutine senza una reale necessità può portare a carenze nutrizionali. I prodotti senza glutine spesso mancano di fibre, vitamine e minerali essenziali. È un po’ come decidere di togliere tutte le luci di Natale perché una lampadina è fulminata.
I personaggi famosi del cinema, della TV o le celebrità sportive hanno un enorme potere di influenza sulle tendenze alimentari.
Quando Kim Kardashian ha detto di seguire una dieta senza glutine, milioni di fan hanno fatto lo stesso. Ma attenzione, perché le celebrità non sono necessariamente esperte di nutrizione. Ricordate il caso di Tom Brady e della sua dieta super rigida? Se tutti dovessimo seguire le sue orme, probabilmente dovremmo eliminare anche i pomodori dalla nostra dieta. Hai capito bene: Tom Brady evita i pomodori perché, secondo lui, causano infiammazione.
E poi c’è il caso di Novak Djokovic, il famoso tennista, che ha scritto un libro su come eliminare il glutine gli abbia cambiato la vita. Ma Djokovic ha un team di nutrizionisti e medici che monitorano ogni suo pasto. Noi comuni mortali, invece, abbiamo la mamma che ci dice di mangiare le verdure e il nonno che insiste che un po’ di pane non ha mai ucciso nessuno.
Il mondo gluten free: un business redditizio.
Non possiamo ignorare il fatto che l’industria senza glutine è diventata un business miliardario. Le aziende hanno capito che possono vendere qualsiasi cosa, dal pane alla birra, etichettandola come “senza glutine” e caricandola di un prezzo più alto. È un po’ come vendere l’acqua del rubinetto in bottiglia con l’etichetta “pura e cristallina”.
E non è solo il cibo. Ci sono anche cosmetici senza glutine, shampoo senza glutine, e persino ciucci per bambini senza glutine!
Come per la maggior parte delle cose nella vita, la moderazione è la chiave. Il glutine non è il mostro che alcuni vogliono farci credere. Certo, se soffri di celiachia o sensibilità al glutine, dovresti evitarlo. Ma per il resto di noi, il glutine può tranquillamente far parte di una dieta equilibrata.
Immagina di vivere in un mondo dove ogni volta che qualcuno dice “glutine”, una sirena d’allarme inizia a suonare. È esattamente ciò che sta accadendo oggi. Ma invece di fuggire in preda al panico, possiamo scegliere di informarci e fare scelte alimentari basate su fatti concreti e non su mode passeggere.
Il glutine non è il nemico. È solo una proteina che ha avuto una pessima pubblicità. E come tutte le pubblicità, anche questa passerà. Nel frattempo, goditi quel croissant, abbraccia quel pezzo di pizza e ricorda: la vita è troppo breve per vivere nella paura del glutine.
Mangiare con consapevolezza e moderazione è sempre la strada migliore. E chi lo sa, forse un giorno il glutine tornerà ad essere amato come ai vecchi tempi, come il ritorno di un vecchio amico che ci fa ridere e ci riempie di nostalgia.
Stay Fit, Stay Pappapronta!
Vuoi scoprire i nostri piatti? Sfoglia il catalogo WhatsApp!